2.2 Sembrare intelligente significa esserlo?

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Sembrare intelligente
significa esserlo?

Oggi molti modelli di intelligenza artificiale superano il test di Turing. Quindi… pensano?
Fin dalla sua proposta il test di Turing ha sollevato critiche (e c’è anche chi sostiene che Turing non volesse essere preso così sul serio).
Per esempio la scelta di fare giocare un uomo è controversa: il test, infatti, viene superato dalla macchina se vince nel gioco dell’imitazione contro un uomo. Ma vincerebbe contro una donna?
E poi: perché proprio le categorie uomo/donna? Perché non testare la macchina contro anziani che imitano adolescenti o juventini che imitano torinisti?
Ma forse la più importante di queste critiche è un’altra: se una macchina si comporta come se pensasse, non significa che pensi veramente. ChatGPT non pensa davvero, ma crea quell’illusione attraverso algoritmi creati da programmatori. Si potrebbe quindi dire che sa solo imitare molto bene un essere umano.
Ora, soffermati su quello che sappiamo del nostro cervello: è fatto di neuroni, impulsi elettrici e segnali chimici. In fondo può essere visto come una “macchina biologica” che produce comportamenti intelligenti, perché dovremmo considerare il suo operato vero pensiero, e quello delle altre macchine semplice finzione? Quale confine esiste tra intelligenza umana e intelligenza artificiale?