2.1 Saper distinguere pesi diversi

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Saper distinguere
pesi diversi

Francis Galton, durante il suo periodo di studi a Cambridge, nota che i suoi compagni di università più brillanti provenivano tutti da famiglie di menti altrettanto brillanti. Ipotizza così che l’intelligenza sia un tratto che viene trasmesso di generazione in generazione proprio come il colore degli occhi: una questione di natura, non di cultura.
Per studiare l’ereditarietà dell’intelligenza c’è prima bisogno di misurarla, però: Galton inizialmente pensa che l’intelligenza possa dipendere dalle dimensione del cranio – tra l’altro negli stessi anni a Torino Cesare Lombroso ipotizzava che dalla forma del cranio dipendesse la propensione delle persone a compiere crimini violenti, un’altra teoria che si dimostrò falsa. Insoddisfatto dei risultati ottenuti sulle misurazioni dei crani, Galton ipotizza che una maggiore capacità mentale possa essere collegata ad una maggiore finezza dei sensi.
Elabora quindi dei test come quello a cui puoi sottoporti qui: riesci a posizionare in ordine crescente i pesi sul primo vassoio? E su quelli successivi? Ma soprattutto, secondo te quello di Galton è un buon test per misurare l’intelligenza?