3.1 Perché abbiamo un cervello?

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Perché abbiamo un cervello?

Perché abbiamo un cervello? Secondo Daniel Wolpert, professore di Neuroscienze alla Columbia University, questa è la prima domanda da porsi per capire come funzionano i cervelli. La risposta di Wolpert forse non la immagini: i primi cervelli comparsi sulla Terra non sembrano associati al pensiero o al ragionamento, ma compaiono in un contesto in cui sapersi spostare con le proprie forze in maniera controllata, era una questione di vita o di morte. 

Ma andiamo con ordine.

C’è stata un’epoca in cui nessun animale possedeva questa abilità, un’epoca in cui i cervelli non si erano ancora sviluppati.

Immagina di viaggiare nel tempo e tornare a circa 600 milioni di anni fa, nel periodo ediacarano, ed esplorare i fondali degli oceani. Ti trovi in uno scenario simile a quello rappresentato nel pannello davanti a te: un panorama popolato da animali molto diversi da quelli a cui siamo abituati, esseri ancorati o adagiati sul fondale marino, creature per noi più simili a piante. E proprio come le piante questi animali erano incapaci di spostarsi attivamente.

Immagina ora di andare in avanti nel tempo, nel Cambriano, che inizia circa 540 milioni di anni fa. Ti trovi ora in uno scenario decisamente cambiato, puoi osservarlo nel monitor che trovi al centro del pannello. Molti degli animali non sono più fermi: nuotano, scavano, inseguono e fuggono. È nel Cambriano che fanno la loro comparsa anche i primi cervelli, probabilmente come una delle soluzioni emerse con l’evoluzione per raccogliere le informazioni dall’esterno e trasformarle in decisioni rapide e coordinate del corpo.

Come scrive Daniel Wolpert “Abbiamo un cervello per una sola ragione – e una ragione soltanto – ed è quella di produrre movimenti adattabili e complessi.”