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3.2
Non è (solo) una questione di dimensioni
Fin dalla loro comparsa nel periodo cambriano, i cervelli hanno subito profonde trasformazioni che hanno seguito linee evolutive differenti. Questo ha dato origine a un’ampia varietà di dimensioni e forme, in base alle esigenze degli ambienti in cui sono evolute le diverse specie animali.
Il cervello di un essere umano medio ad esempio pesa circa 1,3 kg e contiene 86 miliardi di neuroni. Quello del nematode Caenorhabditis Elegans, un piccolo verme, è decisamente più piccolo e di neuroni ne contiene circa 180. Il cervello di un elefante africano invece pesa circa 6 kg ed è composto da 257 miliardi di neuroni.
Altri animali hanno cervelli la cui dimensione varia a seconda delle stagioni: ad esempio nella cincia mora, un uccello della famiglia delle cince, l’ippocampo aumenta di volume di circa il 30% in autunno per poi ridursi in primavera.
Questa varietà di cervelli si traduce in capacità cognitive e comportamenti molto diversi, che però non dipendono solo da peso, dimensione e numero di neuroni: è tutto molto più complesso di così, l’indagine si arricchisce di indizi.