3.3 Dar senso ai sensi

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Dar senso ai sensi

Immagina di metterti una benda sugli occhi e un paio di cuffie sulle orecchie in modo da non poter più vedere né sentire: saresti in grado di tornare a casa tua senza l’aiuto di nessuno? Probabilmente no.
Per potersi muovere efficientemente è necessario avere informazioni sul mondo che ci circonda. Sensi come la vista, l’udito e il tatto servono proprio a captare queste informazioni. Il cervello umano mette insieme questi stimoli per creare una rappresentazione di noi stessi e del mondo. Ma cosa succederebbe se le informazioni che arrivano al cervello dai sensi entrassero in conflitto tra loro?
L’esperimento della mano di gomma, che puoi provare a replicare seguendo le istruzioni sul monitor, mette in luce i meccanismi attraverso cui il nostro cervello costruisce una rappresentazione del sé corporeo. Il soggetto sperimentale, infatti, sente il tocco sulla propria mano, nascosta alla sua vista, e osserva su una mano di gomma un tocco sincronizzato con quello percepito. Se l’esperimento è condotto nel modo giusto, non è raro che il soggetto dichiari di “sentire” la mano di gomma come se fosse la sua, pur rimanendo consapevole che la realtà è un’altra.