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6.1
La nascita del linguaggio
Da quanto tempo comunichiamo noi esseri umani?
Circa 60 mila anni fa, per la prima volta, gruppi umani arrivarono in Australia. Per farlo costruirono imbarcazioni e attraversarono lunghi tratti di mare aperto, senza mappe, senza alcuna tecnologia di navigazione. Un’impresa così richiede pianificazione, scambio di informazioni, coordinamento, ruoli, memoria condivisa. Richiede un linguaggio.
L’arrivo in Australia è un forte indizio del fatto che i nostri antenati, già 60 mila anni fa, avessero sviluppato una forma di linguaggio complessa e pienamente funzionale — non solo suoni, ma significati, intenzioni e idee in grado di viaggiare da una mente all’altra.
Come scrive il linguista del MIT Shigeru Miyagawa: “Il linguaggio è stato il fattore scatenante del comportamento umano moderno.”
Ma quando e perché sarebbe nato il linguaggio?
Secondo l’antropologo inglese Robin Dunbar, il linguaggio avrebbe avuto una funzione molto pragmatica: tenerci uniti.
Prima del linguaggio, i nostri antenati rinforzavano i legami sociali come fanno ancora oggi molti primati: togliendosi insetti, polvere e nodi dal pelo – un’attività detta grooming. Ma questo metodo aveva un limite: funzionava solo in gruppi piccoli.
Quando i gruppi umani sono diventati più numerosi, serviva un modo più efficiente per creare fiducia, appartenenza e controllo. Nella prospettiva di Dunbar il linguaggio nasce come strumento per mantenere relazioni, fare promesse, coordinare il gruppo e renderlo più grande, più stabile e più cooperativo.
Un grooming fatto di parole.